Martedì 20 novembre 2012 (classi I A, II A e IV A) e mercoledì 28 novembre 2012 (classi III A e V A), gli studenti dell’Istituto Paritario “S. Freud” parteciperanno ad una giornata sportiva presso il Palaghiaccio di via Sesto San Giovanni, Milano.
Obiettivo della Scuola, tramite questa uscita, è quello di fare avvicinare ad una nuova disciplina sportiva, ovvero il pattinaggio su ghiaccio.
IL PATTINAGGIO SUL GHIACCIO – QUALCHE CURIOSITA’
Si ritiene che il pattinaggio su ghiaccio si sia originato in Svezia oltre dodici secoli fa (ma reperti datati al 50 a.C. fanno pensare ad origini ancora più remote), presso i Vichinghi, con pattini e lame di osso di bue o renna. I pattini erano un mezzo di trasporto efficace sulle superfici ghiacciate di laghi e fiumi. Paragonati con i materiali odierni, non erano molto efficienti, tant’è che il pattinatore si aiutava con un bastone per darsi la spinta e per mantenere l’equilibrio.
Pattinare sui canali ghiacciati con pattini di legno divenne un passatempo popolare nel XVII secolo nei Paesi Bassi. In quel periodo giunse in Olanda James, figlio in esilio del re inglese Carlo I; fu lui a diffondere il nuovo sport presso l’aristocrazia inglese al suo rientro in patria.
Il pattinaggio su ghiaccio divenne uno sport noto nel mondo durante il XVIII secolo.
Il pattinaggio sul ghiaccio è reso possibile dal ridottissimo attrito tra la superficie del ghiaccio e la lama metallica del pattino. Il pattinatore tuttavia può controllare il proprio movimento attraverso minime inclinazioni della lama durante il moto. Nel pattinaggio artistico, i pattinatori svolgono movimenti, salti, piroette e passi per formare un “balletto” chiamato solitamente numero, disco, danza, o in altre maniere. I salti esistenti sono: L’axel, il salcow, il toeloop, il rittberger, il flip e il lutz.Si possono svolgere semplici, doppi, tripli, e quadrupli.
In una competizione vengono giudicati i vari modi di eseguire il salto, prendendo in considerazione l’entrata, lo svolgimento e il finale.
Si possono anche eseguire combinazioni a piacimento, ad esempio un salto puntato con un salto non puntato oppure due salti della stessa tipologia.
Solitamente i salti secondari usati per completare combinazioni sono il toeloop e il rittberger. Per ogni salto vengono assegnati dei precisi punti, così come per ogni combinazione. Il salto può ricevere le seguenti valutazioni: -3 se è sbagliato completamente oppure se manca parte della rotazione; -2 se viene eseguito male, con piccole imperfezioni; -1 se viene fatta qualche sbavatura; 0 se è pulito ma non spettacolare; +1 se gli viene conferito qualcosa in più rispetto alla norma; +2 se è alto, scorrevole, veloce e pulito; +3 se è davvero bellissimo.
Le trottole sono dei “giri” su se stessi eseguibili in moltissimi modi differenti. Alcuni di questi sono la sitz (seduta), la waget (angelo) oppure una semplice in piedi e costituiscono le tre posizioni base.
Solitamente in un programma libero vengono completate tre trottole, una saltata, una rovesciata e una combinata. Una trottola di base, semplice, senza variazioni o cambi di piedi vale 1. Più si aggiungono difficoltà più ne aumenta il livello, fino ad arrivare a un massimo di 4. Bisogna però prestare attenzione al fatto che il livello di difficoltà non è necessariamente legato alla valutazione: infatti può essere meglio eseguire una trottola semplice, prendendo un punteggio anche magari non molto alto, piuttosto che azzardarne una da livello 4 sbagliandola e facendo scendere il punteggio.