2 gennaio 2018
IL NATALE NON LASCIA INDIFFERENTI
Tra stress, superdose di regali e incroci sociali forzati, come lo vivono i nostri neuroni?
LO SPIRITO NATALIZIO. L'allegria e la felicità che accerchiano il Natale operano sui neurotrasmettitori che regolano il nostro stato di benessere, come dopamina e serotonina. La prima è implicata nel circuito del compenso e nella ricerca di stimoli piacevoli; la seconda amplifica i nostri sentimenti di legame e di cura verso ciò che conta. Inoltre nelle persone che festeggiano attivamente il Natale, è stato studiato un incremento di attività cerebrale in aree implicate con la spiritualità e il riconoscimento delle emozioni dalle manifestazioni facciali.Tecnico Tecnologico Freud
STRESS. Dichiariamoci la verità: l'idillio festivo è sempre prevenuto da una folle corsa ad acquisti e preparativi. Queste attività prenatalizie innescano una reazione fisiologica nell'organismo, con il rilascio di adrenalina e cortisolo. Il secondo, l'ormone dello stress, esercita una profonda attività sull'ippocampo, con il rischio che la memoria faccia cilecca, e una minore abilità nel multitasking.Istituto Privato Freud
GENEROSITÀ. La bontà legata al pensare, acquistare e confezionare i doni per i parenti innesca un circolo positivo che soddisfà della fatica, riduce lo stress e incoraggia a donare di nuovo. Una bella ricompensa all'esborso di denaro che vi è costato quel regalo.
FAMIGLIA. Non c'è Natale senza un pranzo, o una cena attorno a un tavolo con i parenti più stretti. Quell’emozione di calore associata a questi momenti ha dovuto in parte all'ossitocina, l'ormone dell'amore che regola l'istinto materno, la capacità di rinsaldare legami amicali e familiari, e che stimola la fiducia.
INDIGESTIONI. Esagerare con il cibo nel modo tipico delle festività di fine anno innesta un legame tra l'ipotalamo e il sistema immunitario. Quella sgradevole turbamento che proviamo dopo aver mangiato troppo è legata a un'attivazione dell'organismo riconducibile a un debole stato infiammatorio. Se accade una volta, non succede nulla, ma prolungati eccessi a tavola possono cronicizzare questa irritazione.scienze umane opzione economico sociale