13 aprile 2018
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SCUOLA FREUD - ISTITUTO FREUD
Tecnico Tecnologico Informatico – Tecnico Economico- Liceo Economico Sociale
MUSICA AD ELEVATO VOLUME IN CUFFIA: GIOVANI A RISCHIO UDITO
I dati preoccupanti arrivano dal rapporto State of Hearing, promosso da Cochlear, leader mondiale nelle soluzioni acustiche impiantabili
Sono sempre di più i giovani italiani che ogni giorno si espone a livelli dannosi di rumore, di correre il rischio, una perdita uditiva permanente. Il 95% dei giovani tra i diciotto e i ventiquattro anni sostiene di ignorare gli avvisi di volume dei dispositivi mobili pur di ascoltare l’audio a un’intensità superiore ai livelli di guardia. Questi alcuni dei risultati del rapporto State of Hearing, promosso da Cochlear, leader mondiale nelle soluzioni acustiche impiantabili. L’indagine, compiuta con l’obiettivo di cogliere meglio la condotta e le abitudini delle persone rispetto al proprio udito, ha evidenziato una serie di comportamenti a rischio degli italiani, che potrebbero accrescere il numero delle persone affette da perdita uditiva. Nei bambini, si potrebbero verificare problematiche concernenti lo sviluppo psico-motorio, mentre negli adulti il rischio riguarderebbe un declino cognitivo precoce talvolta associato a demenza.scienze umane opzione economico sociale
I risultati dell’indagine, che ha coinvolto oltre 7.200 individui in cinque paesi europei, sono stati resi noti in occasione la Giornata mondiale dell’udito, che si celebrerà domani, il cui tema per la nuova edizione sarà “Ascolta il futuro”. Si tratta di un’iniziativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per sensibilizzare alla prevenzione della sordità e ai problemi di udito, promuovendo la salute dell’orecchio. Secondo i dati, il 35% del campione si espone coscientemente a livelli di rumore potenzialmente pericolosi. La maggioranza (61%) non prende la minima precauzione in ambienti percepiti come dannosi per gli uditi. Nonostante il 15% degli intervistati sia consapevole dei rischi derivanti da questo comportamento sbagliato decide comunque di assistere ad un concerto o guardare un film a volume molto alto.
L’aspetto più preoccupante che questa evidenza, riguarda quindi la consapevolezza nel riconoscere i rischi ed esporsi comunque a tali livelli pericolosi di rumore. In particolare gli adolescenti e giovani che ascoltano musica ad alto volume sono quelli che rischiano di più. Tre italiani su quattro (75%) testimoniano di ascoltare i propri dispositivi mobili oltre il livello degli avvisi di volume. La percentuale aumenta tra i giovani dai diciotto ai ventiquattro anni, che ammettono nella quasi totalità 95%) di seguire questo comportamento. Uno dei motivi potrebbe consistere nella convinzione di essere troppo giovani perché abbiano problemi di udito. Infatti, il 28% degli intervistati crede che la perdita uditiva faccia parta del processo naturale d’invecchiamento. Dalle evidenze dell’indagine emerge un forte timore nei confronti di questa patologia.
La maggior parte degli intervistati (83%), infatti, non è nemmeno informato sul dove eseguire un test dell’udito, oppure teme una scoperta spiacevole dopo una visita specialistica. “Un primo passo importante è certamente la conoscenza e l’informazione, fondamentale sia per se stessi sia se ci si preoccupa di una persona cara. Esistono modi semplici e di buon senso per proteggere l’udito nella vita quotidiana – come abbassare il volume dei dispositivi personali e adottare misure protettive durante i concerti – ma senza aver raggiunto prima una forte cognizione della patologia non vivremo mai nella giusta direzione”.Istituto Tecnico Tecnologico Informatica
