1 agosto 2023
Capolavoro riconosciuto a livello internazionale dello scrittore Milan Kundera, L’Insostenibile leggerezza dell’essere è un romanzo ambientato nel periodo che intercorre tra la Primavera di Praga e l’invasione dei comunisti all’indomani del Patto di Varsavia.
La trama del romanzo si mostra scorrevole e di facile lettura, ma è intrisa da profonde riflessioni filosofiche che prendono spunto dalle teorie di Parmenide assieme all’idea dell’Eterno Ritorno del filosofo F. Nietzsche.
I protagonisti – Franz, Thomas, Tereza e Sabina- seppur diversi nel loro personale concetto di relazione amorosa e fedeltà - possiedono come denominatore comune uno smodato desiderio di libertà, che li spingerà lontano dalla capitale ceca, oppressa dal regime comunista.
Dal punto di vista stilistico, il romanzo è contraddistinto da un equilibrio armonico tra brani saggistici di natura filosofica e le descrizioni degli eventi, tanto che molti critici lo hanno considerato una vera e propria “sinfonia”, giustificata anche dai numerosi rimandi alla musica, in primis Beethoven.
Un romanzo che può essere incluso nel genere letterario del Modernismo dal momento che i protagonisti teorizzano continuamente la loro esistenza come se stessero affrontando continuamente un processo di autoanalisi critica senza trovare soluzione all’insanabile contrasto tra anima e corpo, tra materialismo e spiritualismo.