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SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD - SCUOLA FREUD: LA DIDATTICA INCLUSIVA PER GLI STUDENTI CON DSA - SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD

28 novembre 2018

SCUOLA FREUD – ISTITUTO FREUD

Tecnico Tecnologico – Tecnico Economico – Liceo Economico Sociale

SCUOLA FREUD: LA DIDATTICA INCLUSIVA PER GLI STUDENTI CON DSA

A cura del Dr. DANIELE NAPPO

 

La normativa italiana assegna alla Scuola il compito di avviare una didattica inclusiva per portare tutti i suoi studenti al successo formativo.Scuola Privata Paritaria Milano

L’opportunità di una didattica inclusiva che tenga “tutti dentro” e che sia cosciente che “non c’è peggior ingiustizia di dare cose uguali a persone che identiche non sono” è garantita dalla legislazione italiana, tra le più avanguardiste in Europa, che ha emanato numerose leggi in proposito; ma ancor prima, a fondamento dell’iter legislativo italiano in materia d’inclusione, Noi teniamo conto del dettato costituzionale che è nel DNA della nostra Scuola;La nostra scuola, per sua mission, adotta una didattica inclusiva, svolgendo anche la funzione sociale di diminuire i dislivelli culturali degli studenti, garantendo il massimo profitto scolastico a tutti, far coabitare e promuovere le diversità e le potenzialità dei singoli alunni.

Partendo dal PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa “PTOF”, passando per il Piano Annuale per l’Inclusione “PAI” attraverso il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione “GLI” la nostra scuola  progetta strutture di didattica inclusiva per tutti gli studenti e per quelli con bisogni speciali in particolare.

Adoperando questi parametri la nostra scuola è un luogo di crescita culturale e umana per tutti e per ciascuno, attraverso la valorizzazione, nell’ambiente classe, del singolo studente, con o senza BES.

La presenza di studenti con Bisogni Educativi Speciali, in particolare, sollecita forma di didattica attiva, modi diversi di lavoro, compiti calibrati sui bisogni e sulle potenzialità dei singoli, valorizzazione del gruppo come risorsa per sviluppare abilità e competenze di ciascuno.

La scuola si fa carico delle difficoltà mostrate dagli studenti con BES, indipendentemente da accertamenti o certificazioni, con un approccio educativo, non clinico, determinando strategie e metodologie d’intervento connesse alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più accogliente, senza bisogno di ulteriori precisazioni di carattere normativo.

Lavoriamo per una didattica accessibile, in grado di rendere il percorso scolastico, oltre che maggiormente efficace, anche più piacevole e motivante, sia per gli studenti che per i docenti e di garantire a entrambi il raggiungimento di un concreto vissuto di successo personale.

Una didattica che supporti non solo gli studenti con DSA o con altri BES, ma in cui tutti, anche le eccellenze, apprendano in maniera soddisfacente e funzionale, grazie all'utilizzo di strategie didattiche inclusive e innovative in grado di sostenere gli stili di apprendimento di tutti.

La corretta applicazione di una “democrazia dell’apprendimento” richiede a gran voce al docente di assumere una mentalità da ricercatore: un ricercatore che osserva il proprio gruppo classe e i singoli studenti, che studia le caratteristiche e le preferenze in termini di schemi di apprendimento, che cerca e sperimenta metodi e lavora a una didattica estremamente meditata nella sua fase progettuale.Tecnico Informatico Freud

Un ricercatore che parta dalla reale conoscenza di chi si siede, davanti al banco di scuola. Un ricercatore che sappia comprendere cosa non funziona nel caso di ostacoli all’apprendimento e si metta in gioco per trovare proposte in grado di ri-accendere la disponibilità ad apprendere di ciascuno.

I nostri insegnanti sanno bene, quali sono i bisogni prioritari oggi e che riguardano non tanto il sapere, ma piuttosto il saper cercare, il saper distinguere, il sapersi orientare tra dati di diverso tipo, a volte contrastanti, il saper organizzare le conoscenze e riutilizzarle in ambienti differenti.

Ecco perché parliamo di una didattica orientata alle competenze.

All’interno di quest’approccio, alcune metodologie particolarmente utili per realizzare concretamente l’inclusione che usiamo sono:

 

  • Lo studio cooperativo, un approccio che utilizza il lavoro di gruppo per il conseguimento di obiettivi personali e di gruppo, con una duplice meta: risultati di tipo didattico e potenziamento delle abilità sociali;
  • La didattica delle intelligenze multiple, che si fonda sulla convinzione che ogni persona possa sviluppare meglio i propri apprendimenti usando una molteplicità di canali d’apprendimento;
  • La didattica partecipativa, i cui capisaldi abitano nella libertà e nel ruolo attivo conferito a chi apprende, cui si lascia con fiducia scegliere come meglio lavorare, esprimersi, affrontare alcune sfide didattiche.

 

Alla base della ns. didattica inclusiva, vi è la piena FIDUCIA nelle risorse dei singoli da un lato e del gruppo dall’altro come organismo unico e fondamentale, che si attiva nelle forme che gli sono più congeniali per evolvere e apprendere.Istituto Tecnico Milano


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I commenti

ANGELO BEDIN

i miei complimenti per queste brevi riflessioni, cardine di una politica e una cultura inclusiva.

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